Smart Giglio
Partecipazione al Concorso d'idee - Smart Giglio, ideato da EquiWatt e dall'Arch. Michela De Licio.
L’idea progettuale, riassunta nella figura seguente, consiste in un sistema di mobilità elettrica a terra ed in mare per l’Isola del Giglio alimentata da diverse fonti rinnovabili disponibili localmente.
Il progetto nasce dalla volontà di unire il classico meccanismo del bike sharing, esteso alla mobilità in mare attraverso l’utilizzo di piccole imbarcazioni, con i concetti di smart grid e mobilità sostenibile. Il sistema costituisce una rete di connessione tra utilizzatori, mezzi di trasporto, stazioni di ricarica e micro-impianti produttori di energia.
L’Isola del Giglio presenta infatti caratteristiche geo-climatiche ideali per l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. L’energia del sole, del mare e del vento, reciprocamente integrate nell’idea proposta in una smart grid, generano un sistema che supera i limiti di aleatorietà e stagionalità delle energie rinnovabili e garantisce l’autosufficienza energetica della rete di mobilità proposta in tutti i periodi dell’anno, nonché l’erogazione di un surplus di energia a utenze del territorio comunale.
Gli utenti, grazie a una App per smartphone sviluppata appositamente, potranno conoscere la posizione dei mezzi di trasporto più vicini, prenotarne l’utilizzo ed effettuare i pagamenti anche dal proprio dispositivo mobile.
Le stazioni di ricarica sono concepite per alloggiare i mezzi elettrici, produrre energia per alimentare il sistema, ospitare un hot spot wireless per la connessione internet, un sistema di gestione di prenotazioni e pagamenti per chi è sprovvisto di smartphone.
Fungono inoltre da arredo urbano, promuovono la socialità e l’utilizzo di spazi comuni, rappresentando un elemento visuale caratteristico dell’isola.
La gestione informatizzata del sistema di prenotazioni renderà agevole e puntuale il necessario lavoro di bilanciamento e spostamento dei mezzi tra le varie stazioni da parte degli addetti impiegati.
Dall’analisi della viabilità attuale e della consistenza delle fonti rinnovabili disponibili in loco, si è calcolato che l’isola è in grado di ospitare un sistema di mobilità autosufficiente dal punto di vista energetico, riducendo in questo modo l’utilizzo di combustibili fossili e l’inquinamento atmosferico, detto sistema è comunque ampliabile senza gravare sui consumi energetici dell’isola.
Dati i flussi turistici dell’isola si è ipotizzata per l’estate una maggiore fruizione, attribuibile sopratutto ai visitatori occasionali. Per l’inverno si è ipotizzato uno sfruttamento minore, dovuto sopratutto ad una quota di residenti per le biciclette e alle attività di immersione per il servizio di noleggio/trasporto via mare. Il sistema proposto presenta inoltre positive ricadute occupazionali.
Le stazioni di ricarica sono composte da pensiline modulari in grado di alloggiare 3 biciclette e un pannello fotovoltaico da 250 W p . Utilizzando 4 moduli per ciascuna stazione di ricarica si alloggiano le 10 biciclette previste, oltre ad alcuni posti vuoti per fronteggiare squilibri momentanei della distribuzione. Ogni modulo è inoltre predisposto per ospitare le componenti necessarie alla connessione in rete dei generatori da moto ondoso (power buoys) e delle micro-turbine eoliche.
Le stazioni, oltre a costituire il nucleo del servizio di bike sharing, sono arredi urbani che integrano panchine, spazi per esporre pannelli informativi e hot spot wireless, proponendosi di diventare un punto visuale sia nel contesto urbano che in quello naturalistico. La struttura leggera e i colori che riprendono le tinte tipiche dell’architettura e natura locale, si pongono come elemento di arredo integrato nel paesaggio, senza rinunciare allo stile contemporaneo consono all’innovazione tecnologica apportata.
- Nella fase iniziale del progetto la mobilità a terra è basata esclusivamente sulla struttura viaria esistente, minimizzando la necessità di realizzare nuove strutture e percorsi.
- Per quanto possibile sono stati scelti componenti già disponibili sul mercato e di provata maturità tecnologica.
- Le stazioni di terra e mare sono facilmente realizzabili e presentano costi contenuti.
- La connessione elettrica della smart grid sfrutta, a meno di integrazioni marginali, la rete elettrica preesistente.
La turbina eolica scelta è di produzione italiana ed è stata specificamente progettata per operare con basse velocità del vento (velocità di avvio ∼ 1 m/s), ha inoltre dimensioni ridotte (1,5x1 m). Come mostrato dal grafico precedente, tali turbine producono la maggiore quota di energia nell’arco dell’anno.
La power buoy scelta è una macchina di piccola taglia nata per lo sfruttamento delle onde oceaniche e adattata al contesto del Mar Mediterraneo, per la quale simulazioni svolte in ambito accademico con dati mareografici dell’area limitrofa all’Isola del Giglio hanno dato gli ottimi risultati.
La produzione energetica della smart grid costituita da tali impianti produce, in alta stagione, tutta l’energia richiesta da biciclette e imbarcazioni. Nei mesi invernali si ha un surplus di energia che può essere riversato nella rete elettrica dell’isola e utilizzato da utenze private o pubbliche nel territorio comunale.