Attenzione: questo articolo si riferisce al vecchio sistema incentivante “Quarto Conto Energia”, non più in vigore dal 12 Luglio 2012.
Questa è la domanda ricorrente che ci viene posta ogni volta che qualcuno scopre qual'è il nostro lavoro o di che cosa ci occupiamo. Nessun dubbio sull'effettiva sostenibilità ambientale del fotovoltaico o sulle molteplici criticità legate all'installazione di grossi impianti a terra (ai quali, ci piace ricordarlo, noi siamo fortemente contrari)... quanto rende, si vuol sapere. In quest'articolo proviamo a dare una risposta un attimo più elaborata del classico dipende con il quale liquidiamo questo tipo di discorsi.
Ogni impianto ed ogni utenza hanno caratteristiche differenti ed è difficile generalizzare. Per fornire qualche dato in questo articolo verrà presa come esempio un'utenza domestica del centro Italia che disponga di un'adeguata copertura esposta alla radiazione solare (tetto a falda, piano, etc...).
Un impianto fotovoltaico da 3 kW di picco installato a Roma può ambire a produrre almeno 4'000 kWh all'anno: questa energia rappresenta grosso modo il fabbisogno di una famiglia di 4 persone, la cui spesa annua per la bolletta elettrica si attesta mediamente, ai prezzi attuali, a circa 800 € all'anno.
Pur essendo l'energia prodotta dall'impianto e il fabbisogno dell'utenza sostanzialmente uguali, essi non sono contemporanei (si pensi, ad esempio, ai consumi notturni per l'illuminazione degli ambienti): a seconda dello stile di vita e delle abitudini dell'utenza solo il 50 - 80% dell'energia prodotta viene autoconsumata, il resto viene immesso nella rete elettrica e da essa prelevata all'evenienza.
Siamo ora in grado di rispondere alla domanda “Quanto rende un impianto fotovoltaico?”.
I benefici imputabili all'installazione di un impianto di questo tipo sono molteplici:
Grazie al decreto Quarto Conto Energia, il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) corrisponde 0,274 € (se si installa l'impianto entro giugno 2012, altrimenti 0,252 € se lo si installa entro dicembre 2012) per ogni chilowattora prodotto. Nel nostro caso l'incentivo si traduce in un importo di circa 1'100 € all'anno, pagato bimestralmente in base all'effettiva produzione dell'impianto letta sul contatore "conto energia" e assicurato per vent'anni.
Non è finita qui! Nel nostro esempio l'utenza è in grado di autoprodurre metà del proprio fabbisogno elettrico, riducendo la spesa in bolletta a circa 400 € all'anno.
Non solo... grazie al contratto di scambio sul posto con il GSE, tutta l'energia prodotta dall'impianto che non è stata consumata istantaneamente e che quindi è stata immessa in rete (letta attraverso il contatore "scambio sul posto"), verrà pagata a prezzi di consumo. Questo comporta quindi un rimborso integrale della bolletta che è stata pagata durante l'anno a Enel o al distributore di zona (cioè le rimanenti 400 € all'anno).
Riassumendo, l'aver optato per il fotovoltaico dà diritto nel nostro caso ad un incentivo annuo di 1'100 € più l'annullamento delle spese sostenute per l'acquisto di energia elettrica, per un ricavo complessivo di 1'900 € all'anno, circa 38'000 € per i primi vent'anni di funzionamento dell'impianto.
Con i prezzi del servizio “chiavi in mano” offerto da EquiWatt e la certezza dell'ottenimento dell'incentivo statale e del contratto di scambio sul posto, è garantito un tempo di ritorno di 5 - 6 anni sull'investimento sostenuto per l'installazione di un campo fotovoltaico di piccola taglia. Se sei interessato a valutare la redditività di un impianto sul tuo tetto puoi contattarci attraverso i soliti canali e richiedere un sopralluogo.
Rende, rende... avevate qualche dubbio in merito? Abbiamo iniziato col più semplice dei post, speriamo di trovare a breve il tempo per scriverne uno sullo scempio dovuto ai grandi impianti fotovoltaici installati a terra. Ci si sente!